Confraternita SS Maria Addolorata
Gruppo laicale con lo "scopo di servire Dio e la Santa Chiesa esercitandosi negli atti di pietà per meglio adempiere ai doveri di vero cattolico cristiano. Si esortano quindi tutti gli iscritti di segnalarsi nella devozione alla Santa Vergine e a Sant'Antonio".
Recita così lo statuto della confraternita della Santissima Vergine Addolorata e di Sant'Antonio di Padova del 1905. (art. 1)
Nel passato il sodalizio come quello della Confraternita dell'Addolorata ha avuto una certa rilevanza, non solo nella vita ecclesiale ma anche in quella del paese. Col passare degli anni però la confraternita è rimasta con pochi confratelli, diventati anziani e stanchi per partecipare a tutte le attività della parrocchia. Ed è proprio sull'esempio di nonni, zii o parenti che un gruppo di giovani guidati dal parroco Don Agostino Lauriola ha voluto fortemente "rifondare" la confraternita.
Nel dicembre del 2001 infatti per opera di alcune ragazze è nata la Confraternita di Maria SS Addolorata formata da sole donne.
La confraternita ha accettato e fatto proprio lo Statuto della Confraternita della Santissima Vergine Addolorata e di Sant'Antonio di Padova del 1905 letto ed approvato dalla Curia Vescovile di Isernia in data 8 marzo 1906 Ha il suo momento forte di preghiera e di devozione verso la Madonna Addolorata il 15 settembre e durante la Settimana Santa; punto cardine della Confraternita è la Recita del Santo Rosario in particolare tutti i giorni nel mese di maggio e nel mese di ottobre.
Le confraternite, e quindi anche la Confraternita dell'Addolorata, hanno lo scopo di:
- promuovere e sviluppare la formazione cristiana, morale e civile dei Confratelli, con l'ascolto della Parola di Dio, una catechesi adeguata per un cammino di fede e di esperienza comunitaria, con la partecipazione ai divini Misteri e lo studio;
- promuovere e curare la dignità delle celebrazioni liturgiche e il culto proprio di ciascuna Confraternita, sostenendo e rivitalizzando la religiosità popolare.
L'abito
Originariamente l'abito era previsto solo per i confratelli e consisteva in un camice di tela bianca con cappuccio simile, una mazzetta di colore nero e un cingolo. Alla sinistra della mazzetta era prevista una figura con l'immagine dell'Addolorata e di Sant'Antomnio. Oggi invece l'abito adottato dalla nuova Confraternita consta in una mantella lunga e nera, con bordi color oro, sul petto e al lato sinistro l'immagine dell'Addolorata e un crocifisso. Per le novizie invece è prevista una semplice mantellina nera (simile alla mazzetta), con i bordi color oro e l'immagine dell'Addolorata.L'essere parte di una confraternita, richiama al gruppo, al fare coesione, si condivide l'esperienza della fede personale come si condivide l'abito che si porta.
"I confratelli e/o le consorelle si propongono di mettere i pratica il comandamento dell'amore, che spinge ad aprire il cuore agli altri, particolarmente a chi si trova in difficoltà" (dal discorso del Santo Padre del 10/11/2007 all'udienza delle Confraternita)
La confraternita, segue un percorso di preparazione e di formazione cui fa seguito la consegna dell'abito, ed è un'associazione aperta a tutti coloro che vogliono condividere la formazione cristiana. Formazione che continua anche dopo essere stati ammessi alla congregazione, con momenti di catechesi e di formazione con la madre spirituale.
La devozione a Maria SS Addolorata
Maria SS Addolorata è venerata al "Cappellone" piccola, ma graziosa cappella costruita intorno al 1668.
Nel 1959 Sua Santità Giovanni XXIII riconobbe l'Addolorata coprotettrice di Monteroduni. Ma è dal lontano 1880 che si festeggia il 30 settembre. Si narra che proprio nel punto in cui è situata la cappella un bambino del paese si perse e un angelo lo condusse a Maria SS Addolorata, verso la via della salvezza. I genitori per gratitudine fecero costruire proprio in quel punto una cappella e commissionarono anche un quadro che raffigurasse l'accaduto. Il quadro è tuttora custodito nella cappella.
All'interno della cappella in seguito fu messa, in epoca recente, una statua della Madonna Addolorata, vestita da un abito lungo e nero ricamato in oro, il volto è di una rara bellezza e delicatezza che esprime un dolore materno pieno di tenerezza e amore.
Con una mano tocca il suo cuore trafitto dal dolore e con l'altra invita alla conversione e alla preghiera.
I molti devoti del paese hanno col tempo offerto oro e denaro, una parte dell'oro è custodito gelosamente e con un'altra buona parte fu realizzato il cuore, che porta sul petto trafitto da sette spade, e la corona anch'essa gelosamente custodita.
Nel 1997 Maria SS Addolorata fu portata a Roma, dove Sua Santità Giovanni Paolo II le pose sul capo una nuova corona.
Nel 2007 ancora una volta il popolo di Monteroduni si è mostrato devoto all'Addolorata, ha raccolto dei soldi per fare un nuovo vestito da mettere tutti i giorni, perché il vecchi vestito, con il tempo, l'umidità e con le mani dei tanti devoti che ogni giorno anche solo per un attimo si fermano a salutare la Madonna.Il 30 settembre 2007 alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Visco, alla Madonna è stato messo il nuovo vestito, sempre lungo e nero e ricamato con filo dorato 30 settembre 2009 al cappellone dopo la processione dei festeggiamenti patronali.